"Il dì vigesimo di febbraro dell'anno 1515, essendo il signor Prospero Colonna divenuto Capitano della gente d'arme del Duca di Milano, et allogiato nella casa di Monsignor Lorenzo Mozaniga, fece al Duca, a corteggiani et a trentasei damiselle di questa città un mirabile convitto et festa da balli, sotto un certo atrio facto de legname depinto et indorato; di tanta bellezza et misteriosità, che da l'ingegneri di questa città fu extimata cosa notandissima. Stavano nel convitto gli homeni alle sue tavole, et le donne altresì; essendo sì longa la varietà de' cibi, che per spacio de quattro ore durò il portare. Et a ogni bocca se deputava un intiero fasiano, una pernice, un pavone et con delle altre cose; portando per ogni imbandisione una cosa di zuccaro indorata, simigliante a quella che si offeriva. Et in compagnia de tante vivande furono portati altri tanti variati pesci: et tre volte fu levato et remissa la tovaglia et mantili; con tanti lascivi adornamenti de aque et de foglie che l'Arabia ne aria avuto scorno. Poi venuto il fine de la cena, fece venire un giovine, il quale s'infiense di essere gioilliero, ivi molte colannette, brazzadelli et altre fantasie d'oro monstrando: unde le discombenti damiselle, avide di sì facta merce, con maraviglia cominciorno tante bellezze a vedere; et alcune dimandavano il precio d'una cosa, et alcune d'un'altra. In el qual postato tempo sapragionse esso signor Prospero, mostrando de intromettersi; et alla fine ogni cosa finse esso di comprare, et il tutto a quelle damiselle donò, talchè niuna se partì che non avessi presente per vinti scudi d'oro, et chi trenta: et dicesi che questo fece solo per potere la sua amata senza biasmo de infamia, con la proprie mane presentare. Poi la mattina seguente a tutte mandò un cesto inargentato, con entro la sua colazione; et al Duca fece portare vinticinque cariche de salvadisine a li avanzate" (Prato)
Curiosa descrizione di un pranzo di gala sui primi del cinquecento; Prospero Colonna, Anfitrione e Ganimede a un tempo, aveva già passato la sessantina. |