Introduzione L'Archivio
di Stato di Milano conserva la maggior parte dei documenti che riguardano
la multisecolare storia di Morimondo, notevole abbazia cistercense di
Lombardia. Nella sua "Italia Sacra" ne parla con qualche ampiezza
Ferdinando Ughelli, e lo storico milanese Giulini pure tratta acutamente
e ordinatamente delle vicende di questo importante monastero. Più
recenti pubblicazioni su Morimondo sono infine le seguenti:
BLUME - "In Krone Iter Italicum", III, Halle, 1836.
L.GUALTIERI - "Illustrazione del Lombardo Veneto", 1857.
G.PORRO - "Alcune notizie sul monastero di Morimondo", in Archivio
Storico Lombardo, 1881.
DIEGO SANT'AMBROGIO - "L'Abbazia di Morimondo", in Archivio
Storico Lombardo, 1891.
N.BERTOGLIO PISANI - "L'Abbazia di Morimondo", in "Arte
e Storia", Firenze, 1908, fasc.5-6.
A.CAVAGNA SAN GIULIANI - "L'Abbazia di Morimondo nella Storia e nell'Arte",
in "Rivista Benedettina", Roma, 1908-9.
P.PARODI - "Il Monastero di Morimondo", Tip. Nicora, Abbiategrasso,
1924.
A.BELLINI - "Le origini di Morimondo", Hoepli, Milano, 1929.
Inoltre di Morimondo parlarono in opere dedicate ad altri argomenti il
padre Giovan Pietro Puricelli nella sua raccolta dal titolo "Nazario",
il canonico Aristide Sala in una "Vita di S.Carlo Borromeo",
il conte Cavagna San Giuliani nei suoi "Studi storici" e nella
"Campagna soprana pavese", Carlo Magenta, e il Puricelli nello
"Zodiaco della Chiesa Milanese".
Oltre a quelli conservati nell'Archivio di Stato, a Milano altri importanti
documenti sull'Abbazia di Morimondo si possono consultare presso la Segreteria
dell'Ospedale Maggiore, nell'Archivio Comunale, e nella Biblioteca Braidense,
dove esiste un volume manoscritto del frate cistercense Ermete Bonomi,
tutto dedicato alle antiche carte morimondesi.
Queste notizie bibliografiche, in parte solo indicative, non hanno alcuna
pretesa di compiutezza, ma vogliono sovratutto provare l'importanza che
l'Abbazia di Morimondo ha realmente avuto ed ha nella storia e nell'arte.
L'Ughelli nella sua prima "Italia Sacra" ne arlò con
ampiezza, ed è logico quindi che l'argomento ritorni nella presente
raccolta che di quella ughelliana ripete il nome. Però il compito
di questo fascicolo, pur essendo modesto e divulgativo, si caratterizzerà
di qualche nuova indicazione e di qualche nuovo confronto. In generale,
fino ad oggi, l'Abbazia lombarda di Morimondo è stata avvicinata
esclusivamente a quella di Chiaravalle per la reciproca loro vicinanza
nello spazio e nel tempo. Va bene per lo spazio, ed è assai probabile
che da un solo gruppo di frati seguaci di San Bernardo a Milano, siano
usciti, e si siano mossi contemporaneamente verso le mete vicine, i fondatori
di Chiaravalle e di Morimondo; ma non possiamo dimenticare che nel 1135,
anno di fondazione probabile di Chiaravalle e di Morimondo, una terza
abbazia cistercense sorse nell'Italia settentrionale, e cioè Staffarda,
la quale presenta più di una affinità, che riscontreremo,
con quella da noi illustrata.
Infine l'analisi più vasta dell'architettura cistercense nell'Italia
settentrionale, confrontata sovratutto con quella francese, può
suggerire ancora qualche considerazione nuova, importante sovratutto per
provare l'italianità antichissima delle nostre regioni subalpine
nell'affascinante campo dell'arte.
|
|
indice
introduzione
i cistercensi e le origini
di Morimondo
la storia dell'Abbazia
il convento e l'esterno
della chiesa
l'interno della chiesa
il coro
pitture
importanza di Morimondo
nell'arte e nella storia
|