I luoghi possono essere letti e fruiti anche dal punto di vista sonoro. È necessario però fare in modo che le aree a parco siano isolate dal sottofondo più o meno continuo di rumori che costituiscono inquinamento sonoro.
La zonizzazione acustica classifica il territorio secondo i valori limite di emissione, immissione, attenzione e qualità che dovrebbero caratterizzare le diverse aree in relazione alla funzione ospitata. L’area del parco ricade in parte in classe II nella parte nord-est e in classe III nelle restanti aree in quanto attualmente ad uso agricolo. La destinazione ad area verde attrezzata del Parco dei Giganti riporta l’area interamente in Classe I: Agenda 21 riporta: “Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, residenziali, rurali e di particolare interesse turistico, parchi pubblici, ecc...”. Come evidenziano i rilievi effettuati durante il lavoro svolto per Agenda 21 si ha in quest’area come in molte altre il superamento delle soglie limite. Le sorgenti principali di rumore sono: l’infrastruttura ferroviaria Milano-Bologna-Roma, l’autostrada A1, il sorvolo di aeromobili diretti allo scalo di Linate e il traffico di attraversamento, principalmente lungo la Via Emilia. Queste fonti sonore si trovano a sud ovest dell’area del Parco di Zivido. Le attività produttive e la movimentazione di merci interessano le zone est e sud ma sono in parte schermate dai nuovi blocchi residenziali entrando in contatto diretto in corrispondenza dell’accesso sud all’area. È evidente quindi la necessità di schermare dalle fonti di inquinamento acustico principalmente in queste direzioni. |