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Dall'archivio
storico
fotografico della
Associazione
Culturale Zivido
immagini
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La
località di Cantalupo, raggiungibile percorrendo la strada
che da Viboldone porta a Locate, in quanto tale viene nominata solo
nel 1427 come parte del podere di Videserto, appartenente al monastero
di San Vittore al Corpo di Milano.
La troviamo elencata nel censimento eseguito nel 1537 dove si descrive
che non vi abitava al momento nessuno e che i beni erano sorvegliati
sa Susanna Meneghina, in attesa che vi andasse ad abitare un massaro
di Carpiano.
E' probabile che la cascina sia stata costruita nel XV secolo, dopo
che i beni dei Pusterla passarono in eredità al monastero
di San Vittore dei frati Olivetani. Alcuni dati statistici indicano
che a Cantalupo nel 1570 vi erano 12 abitanti, saliti a 33 nel 1579.
Negli atti di una visita pastorale del 1566, si racconta della presenza
nel cascinale di una chiesa, titolata ai SS. Naborre e Felice e
dell'ordinanza di rialzare l'altare e di costruire almeno un cancello
di legno a sua protezione. Nella visita del 1597 ne fu ordinata
la demolizione, che propbabilmente fu eseguita perchè negli
atti pastorali del 1602 viene nominata in luogo una nuova chiesa,
al titolo di San
Lorenzo.
Nel 1609 tale chiesa è dotata di una cappellania fondata
da Giovanni Paolo Brocchi; di essa si dice che aveva un altare in
legno dorato, una pala d'altare raffigurante la Beata Vergine Maria,
San Carlo e San Lorenzo; una sepoltura sul pavimento; un'acquasantiera
infissa nel muro ed un confessionale. Sino al 1849 vi officiò
giornalmente un cappellano stipendiato; dopo di allora la messa
venne celebrata solo nelle festività.
Nel 1573 fu prospettata la possibilità di creare una nuova
parrocchia a Zunico, alla quale si sarebbero appoggiate Cantalupo,
Videserto e la Cassinazza, oltre alla Bolchina, Camatta e Faino.
La cosa però non ebbe seguito a Cantalupo continuò
a far parte della parrocchia di Civesio. Come Videserto, cascina
Cantalupo fu acquistata nel 1774 dal senatore milanese Leone Vismara,
fratello del prevosto di San Giuliano. Fu il senatore Vismara a
far costruire la deliziosa Casa padronale, dotando di buoni arredi
la chiesa, addossata alla villa.
(Luciano Previato "San Giuliano Milanese, una storia da raccontare"
1989)
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